Due mesi su Facebook
Una fotografia più una didascalia al giorno
All’inizio di Marzo, complice il clima di incertezza che la pandemia ha instillato in tutti noi, ho cercato di inventarmi qualcosa per passare il tempo in maniera utile, cimentandomi in nuove attività. Esauriti i compiti più banali che mi sono venuti in mente, mettere in ordine la cantina oppure togliere le macchie di muffa in cucina, ho acceso il computer e ho tolto un po’ di polvere anche dal mio account Facebook, che avevo abbandonato da almeno tre anni. Ho deciso di pubblicare una fotografia al giorno, in formato quadrato, tentando di scrivere anche una didascalia, oppure un breve testo di accompagnamento. Mi sono sempre piaciuti i fotografi che scrivono sul loro lavoro, commentando con piccole frasi, osservazioni, ricordi e impressioni il momento dello scatto. Ho provato ad inventarmi anche qualche piccolo racconto, per semplice gioco.
Che cosa ho postato
Ho deciso di lasciarmi guidare dall’istinto, ho pubblicato di tutto un po’: immagini appena scattate col telefonino e post-prodotte con Snapseed oppure vecchie immagini cercate in polverosi hard-disk. Il genere che prediligo è il paesaggio, luoghi, luci e colori prevalentemente della nostra Liguria di ponente ma non solo: qualche ritratto, qualche still-life. Mi sono dato un’unica regola: scegliere fotografie che ritenevo importanti o significative per me, oppure interessanti per poter scrivere una didascalia o inventarmi un breve testo di commento.
I gruppi su Facebook
Mi sono iscritto ad alcuni gruppi di fotografia, ma ho rinunciato a postare per tenermi le mani libere e rispettare solo il mio canone di pubblicazione. In queste associazioni online c’è di tutto, dal principiante che esagera coi filtri di Photoshop e HDR (High Definition Range, fotografia ad alta gamma dinamica) al professionista, all’amatore evoluto. Ho visto fotografie brutte e fotografie bellissime, come è ovvio che succeda in gruppi così eterogenei, ma la sincera passione per le immagini è il denominatore comune di tutti gli autori.
La neolingua universale
Quante fotografie su Facebook. Ho cercato sulla rete informazioni circa il numero di fotografie scattate nel mondo. Nel 2021, la previsione è di 1.440.000.000.000 immagini, ovvero più di 1,4 trilioni. E’un numero sbalorditivo. La fotografia è diventata uno strumento alla portata di tutti, la nuova lingua universale, forse perdendo un po’ dell’importanza che aveva anni fa, quando era meno diffusa, meno invasiva. L’enorme disponibilità di immagini ha usurato il suo potere come strumento di comunicazione. Chi guarda una fotografia per più di qualche secondo? E con quale livello di attenzione?
Conclusioni e osservazioni
Alla fine di Aprile ho terminato il mio esperimento su Facebook. E’ stato un viaggio interessante e divertente, per diverse ragioni.
- Ho ritrovato amici persi di vista da tempo e, anche se il contatto si riduce ad un saluto, è bello sapere che ci sono.
- Il mio ego, già abbastanza gonfio, è aumentato di un paio di chili, grazie alla mole di complimenti ricevuti.
- Ravanando negli archivi (nome mooolto pretenzioso, in realtà sono mostruosi ammassi di files ammucchiati in mostruosi ammassi di cartelle) ho trovato e riscoperto fotografie che non ricordavo nemmeno più.
- Ho rivalutato lo smartphone. Se usato bene, permette di fare fotografie di buona qualità, ovviamente tenendo conto dei suoi limiti tecnici, non è una reflex.
- Ho visto molte belle fotografie scattate da fotografe e fotografi di tutte le età, fatte con grande passione, impegno, sensibilità.
Complice la primavera, conto di dedicarmi nuovamente a tempo pieno alla fotografia en plein air, e di condividerla online, qui e nei dintorni 🙂 Ciao!
Max